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CON L’ ACQUA OZONIZZATA NON SERVONO PESTICIDI E TUTTI I CIBI DIVENTANO BIO

Applicare soluzioni ad ozono nel settore agricolo supera ogni aspettativa in termini di economie, riduzione di perdite delle coltivazioni, migliore qualità dei prodotti, maggiore shelf-life di vegetali, fiori e piante.

Mantenendo alto il livello qualitativo dei terreni senza l’aggiunta di chimici e prevenendo la contaminazione di pianta in pianta da patogeni, batteri, virus, parassiti, insetti, etc., idonei sistemi ozonizzanti, per la nebulizzazione di acqua o per la gassificazione ambientale, permettono vantaggi strepitosi in ogni fase della coltivazione; comprese le fasi dello stoccaggio, della lavorazione e del confezionamento.

Un ufficio dedicato è in grado di individuare le problematiche e le fasi migliorabili della produzione, offrendo sistemi ampliabili nel tempo con moduli aggiuntivi, in base a future esigenze.

Linea di impianti carrellati per la produzione di grandi quantità di acqua ozonizzata senza la necessità di un serbatoio di accumulo. Questo tipo di impianto prevede una pompa di miscelazione di Ozono e acqua ad altissimo rendimento. L’acqua ozonizzata così prodotta può essere utilizzata per l’irrigazione di piante e ortaggi al fine di rimuovere batteri e malattie fungine e ridurre i parassiti e i microorganismi infestanti. In campo zootecnico, invece, può essere utilizzata per lavare gli impianti, gli utensili, gli zoccoli, le mammelle e quanto altro: tutto al fine di ridurre le infezioni batteriche e virali e migliorare il benessere dell’animale.

Le agroenergie: un settore articolato

La produzione di energia rinnovabile da fonti agricole è un processo piuttosto articolato, sia perché le materie prime agrozootecniche che si possono utilizzare sono molteplici per origine (impresa agricola, agroindustria, impresa zootecnica, impresa forestale, biomasse della gestione del verde pubblico o delle aree boschive) e per tipologia (colture erbacee, biomasse legnose, sottoprodotti, effluenti zootecnici), sia perché le tecniche di trasformazione di queste materie prime sono costituite da una pluralità di processi fisici, chimici e biologici Immagine1
Cosa può fare un’impresa agricola per sfruttare le opportunità offerte dal settore delle agroenergie? In primo luogo, l’impresa agricola può produrre diverse materie prime (biomassa) che poi potranno essere convertite in energia attraverso differenti tecnologie di trasformazione. Ad esempio l’impresa agricola può produrre biomassa da una specie vegetale annuale (sorgo, mais, kenaf), o da una specie pluriennale (cardo, miscanto, canna, pioppo, robinia) o da residui di potatura e questa materia prima può essere poi trasformata, tramite una conversione termochimica, in combustibili (bio-olio, carbone, gas, gas combustibile) o calore, che a loro volta possono generare energia elettrica.
Una seconda possibilità è che l’impresa agricola possa produrre le stesse materie prime (mais, sorgo, graminacee, barbabietola), da finalizzare in energia tramite la conversione biologica (fermentazione e digestione) per ottenere etanolo o gas combustibile. Oppure può produrre un seme oleaginoso (girasole, colza, cartamo, soia) e, tramite un processo di conversione fisico-chimica (spremitura o esterificazione), ottenere olio combustibile o biodiesel. L’olio combustibile a sua volta può essere trasformato in energia elettrica o calore.
L’impresa agricola può limitarsi a produrre la biomassa agricola o mettere a disposizione il suolo agricolo o può anche intraprendere un percorso di trasformazione della biomassa in energia, in maniera tale da chiudere la filiera per l’autoconsumo o per la vendita sul mercato di energia elettrica e/o calore.

NUOVO DECRETO BIOMETANO

l Decreto interministeriale del 2 marzo 2018 per la promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti rappresenta un provvedimento strategico che mira a favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili nei trasporti, anche attraverso lo sviluppo di iniziative di economia circolare e di gestione virtuosa dei rifiuti urbani e degli scarti agricoli.
In particolare il nuovo Decreto ha come obiettivi:
• promuovere maggiormente l’utilizzo del biometano per i trasporti, anche ai fini del raggiungimento degli obiettivi posti all’Italia dalle direttive europee in termini di utilizzo di carburanti rinnovabili nei trasporti. L’onere dell’incentivo è distribuito sui soggetti che hanno l’obbligo di immissione in consumo di biocarburanti (Soggetti Obbligati);
• favorire le riconversioni degli impianti a biogas, con conseguente riduzione dei costi della componente ASOS della bolletta elettrica;
• promuovere l’incentivazione di impianti di produzione di altri biocarburanti avanzati diversi dal biometano.

Per i produttori di biocarburanti avanzati diversi dal biometano è previsto il riconoscimento di un valore pari a 375€ per ogni CIC riconosciuto, considerando anche le eventuali maggiorazioni previste nella quantificazione dei titoli spettanti. Tale incentivazione ha durata massima di 10 anni.

Tabella riassuntiva incentivi e principali ricavi:

Tipologia  : Biocarburanti avanzati diversi dal biometano
Incentivo   : 375 €/CIC
Ricavi vendita : Limite massimo:
                         Prezzo PLATT'S del carburante di riferimento – 5%
Durata       : Massimo 10 anni*

* La forma di incentivazione si esaurisce per i produttori, mentre i Soggetti obbligati avranno diritto ai meccanismi previsti dal DM 10 ottobre 2014

Biocarburanti avanzati diversi dal biometano

CHI PUO’ RICHIEDERE L’INCENTIVO

Potranno usufruire degli incentivi gli impianti di produzione di biocarburanti avanzati diversi dal biometano che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2022.

Il produttore può richiedere la qualifica:

• in esercizio (dopo l’entrata in esercizio dell’impianto); oppure
• a progetto (in fase di progettazione o realizzazione dell’impianto, effettuando successivamente una richiesta di qualifica in esercizio).

Il rilascio della qualifica avviene entro 120 giorni dalla richiesta, al netto dei periodi necessari per integrare le informazioni fornite.

Via Capitini 22  Fraz. Mongiovino
06064 Panicale 

  • Email: com@prontagricoltura.it
  • Tel: 327.95.87.847
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